UFI, l’associazione che riunisce i maggiori organizzatori di fiere e centri fieristici a livello mondiale, ha pubblicato in questi giorni il 25° UFI Global Exhibition Barometer. Il report semestrale, aggiornato a giugno 2020, raccoglie e analizza dati ricevuti da 459 aziende in 62 Paesi e regioni.

UFI_GlobalReport_July2020_ExhibitionsOpenAgain

Il risultato più evidente è l’impatto che COVID-19 sta avendo sull’industria a livello globale, con il 73% delle aziende che ha dichiarato un livello di attività pari a 0 per i mesi di aprile e maggio.

Nonostante lo stop imposto dalla pandemia, il 57% degli intervistati conferma l’importanza degli eventi in presenza. La maggioranza delle risposte infatti segnala una previsione di riapertura delle manifestazioni locali e nazionali durante la seconda metà del 2020, con 2/3 delle aziende che stimano quindi una ripresa delle attività per il Q4 2020.

Oltre a un’analisi della situazione attuale, il report si focalizza anche su alcuni trend per i prossimi anni. E la digitalizzazione è sicuramente uno dei più importanti. Più del 60% degli intervistati evidenzia come un consistente impatto del digitale nelle proprie attività. I due grafici sotto riportati, rappresentano rispettivamente il dettaglio a livello globale e a livello Italia.

UFI_GlobalReport_July2020_Digitalization_Italy

Se l’impatto del digitale si farà quindi certamente sentire nel prossimo futuro, la maggior parte delle risposte evidenzia come non si tratterà di una sostituzione degli eventi reali, quanto piuttosto di una complementarietà.

UFI_GlobalReport_July2020_FormatExhibitions_Global_Italy

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