Dormire all’interno di una tenda con tanto di aria condizionata, bagno privato con Jacuzzi e materasso deluxe poteva sembrare qualcosa di inimmaginabile fino a qualche anno fa.

Grazie ai pop-up hotel, tutto ciò è invece diventato possibile. I pop-up hotel sono degli hotel temporanei costituiti da tende, piccoli cottage (cabin) o strutture prefabbricate e offrono a chi è in cerca di avventura delle nuove esperienze di viaggio, perfette per essere postate nei propri canali social.

I festival musicali sono il contesto perfetto in cui utilizzare questa tipologia di struttura. The Pop-up Hotel ad esempio, è un brand hospitality che fornisce sistemazioni per festival, prevalentemente nel Regno Unito ma ha piani di espansione anche in Australia, i Caraibi e le Maldive. Mentre migliaia di fans affrontano coraggiosamente il meteo ogni anno accampandonsi in tende al festival di Glastonbury, grazie ai pop-up hotel, pochi selezionati soggiornano in glamping tents dove gli ospiti possono godersi tutti i comfort che questi offrono: spa, bar, sala cena, piscina, elettricità, doccie e toilettes private.

Marriott ha stipulato una partnership con il festival di Coachella – festival musicale che si svolge ogni anno verso fine aprile in California, diventato nel corso degli ultimi anni evento di gran moda tra le celebrities – consentendo ai suoi clienti più fedeli di fare glamping  (parola nata dalla fusione tra glamorous e camping) in tende fornite di elettricità, aria condizionata e letti confortevoli. Per l’edizione 2017 i potenziali ospiti hanno potuto acquistare una tenda per una notte o usare i punti fedeltà per poter vincere un soggiorno di una notte.

Oltre i pop-up hotel ci sono anche altri concept che possono regalare esperienze ancora più memorabili. Icehotel nel nord della Svezia è costruito da zero ogni inverno con delle elaborate suite fatte di ghiaccio con tanto di cappelle per celebrare matrimoni.  Zand Hotel in Olanda, ha invece aperto due pop-up hotel fatti interamente di sabbia (le pareti sono rinforzate), comprensivi di tutti i comfort di base degli hotel tradizionali, acqua corrente e letti inclusi. Altro pop-up hotel lo troviamo nella campagna gallese, presso la penisola di Llyn, con otto “capanne” che incorporano nel loro design elementi della mitologia locale.

Nonostante il mercato dei pop-up hotel resti legato ad aree più remote e difficilmente accessibili, anche in contesti urbani  è presente una nicchia di hotel e bar che si stanno muovendo verso contesti “esperienziali”. Alcuni hotel stanno infatti includendo delle strutture pop-up all’interno dei loro edifici. Per esempio il Lowes Atlanta Hotel ha sponsorizzato un bar itinerante per un mese, dove gli ospiti potevano degustare cocktail stando seduti nella cabina di un ascensore d’epoca. A Londra, hotel come The Goring and The Courthouse, hanno ricreato dei pop-up bar basandosi sullo stile degli Chalet invernali delle Alpi. I pop-up hotel possono quindi riflettere la crescente importanza di fornire ai viaggiatori esperienze uniche e nuove.

(fonte: Jllrealviews)

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